Il fascino del vecchio unilateralismo: una replica ad Angelo Panebianco

di Davide Ragnolini
Nel suo articolo apparso il 10 febbraio 2019 sul “Corriere della Sera”, intitolato Il fascino dei Paesi illiberali, il prof. Angelo Panebianco osservava con lucidità e apprensione una certa deriva nella politica estera della nostra penisola. L’Italia giallo-verde è presentata…

“Politics among Nations”: 70 anni di un classico ancora attuale (1948-2018)

di Davide Ragnolini
I realisti, si sa, sono interessati a ciò che non muta nelle relazioni politiche degli uomini, o quantomeno a ciò che muta di meno. Capire la logica che presiede alle azioni politiche, sia tra individui che tra Stati, è l’intramontabile ambizione metodologica della tradizione…

Rileggere Raymond Aron oggi: l’utopia dell’homo diplomaticus

di Davide Ragnolini
“Lo storico deve diventare filosofo e il filosofo deve essere attento a ciò che non potremo vedere una seconda volta”. Con queste parole di monito, pronunciate nel lontano 1967, Raymond Aron chiosava un articolo sul significato della teoria internazionale, commentando retrospettivamente…

Il tempo perduto del diritto internazionale: la recherche di Wilhelm Grewe (1911-2000)

di Davide Ragnolini
“Il contributo di Grewe alla scienza del diritto internazionale è comunque straordinario. Ora egli è il primo docente di diritto internazionale. Ciò non è solo un risultato e un compito, ma una situazione. Voglia il Cielo che tutti i buoni genii lo assistano”. Con queste…

Lo ius belli barocco: un’eredità di Francisco Suárez nel quadricentenario della morte

di Davide Ragnolini
Ottant’anni fa Carl Schmitt, nella sua relazione sul “concetto discriminatorio di guerra” tenuta all’Akademie für deutsches Recht, poneva in stato di accusa una gigantesca torsione cui veniva sottoposto il diritto internazionale contemporaneo. Il diritto di guerra che gli…

Non possiamo non dirci groziani: l’anarchia internazionale e la lezione di Hedley Bull

di Davide Ragnolini
Un “cronico stato di guerra, aperto o mascherato”, da imputare alla “sconfitta dell’ideale di un ordine mondiale”. Con queste parole il pacifista inglese Goldsworthy Lowes Dickinson descriveva nel 1916 la deplorevole condizione in cui versava la politica europea, raffigurando…

L’interminabile valzer morale: Walzer e la ragionevole apologia della guerra (1977-2017)

di Davide Ragnolini
Nell’articolo segreto della famosa Zum Ewigen Frieden (1795), Kant raccomandava ai governanti di accogliere la consulenza dei filosofi affinché questi si esprimessero liberamente sulle condizioni di possibilità della pace e la conduzione della guerra. Ma chi avrebbe mai pensato…

Ascesa e declino della ‘pax americana’: Paul Kennedy e la rivincita del “declinismo” oggi

di Davide Ragnolini
Da sempre i grandi storici ambirono a rappresentare il passato per predire il futuro, tentando di abbracciare con la loro opera il maggior spazio geografico possibile, dall’ecumene romano al mondo globale. Negli anni ‘80 nonostante la proclamata fine delle “grandi narrazioni”…

Il mondo internazionale è ancora “ciò che gli Stati ne fanno”? Wendt e il costruttivismo negli ultimi ‘30 anni di crisi

di Davide Ragnolini
Se siano gli Stati a creare l’ostilità delle relazioni internazionali o la struttura di queste a trasformare gli Stati in attori ostili, costituisce il ‘paradosso dell’uovo e della gallina’ della teoria internazionalistica. È un problema antico quanto i raggruppamenti umani,…

La lunga partita a scacchi di Brzezinski: 20 anni dalla pubblicazione de “ La Grande Scacchiera”

di Davide Ragnolini*
L’anniversario ventennale della pubblicazione del principale saggio di Zbigniew Brzezinski occasiona una sua rilettura. Diventato pietra miliare della geostrategia atlantista contemporanea, rimane oggi la cartina di tornasole indispensabile per interpretare i vettori della geopolitica…