di Giuliano Gioberti
A lungo docente di Storia delle dottrine politiche nelle Università di Perugia e di Firenze, Carlo Curcio (1898-1971) ha giocato un ruolo molto importante nel processo di consolidamento accademico della disciplina e, più in generale, degli studi storico-politici nel contesto culturale italiano. Lo attesta una produzione scientifica che nel corso degli anni ha spaziato dall’Umanesimo politico al liberalismo, dall’utopismo d’epoca rinascimentale alla dottrina corporativa del fascismo, dal concetto di nazione all’idea di Europa,
di Giuliano Gioberti

A lungo docente di Storia delle dottrine politiche nelle Università di Perugia e di Firenze, Carlo Curcio (1898-1971) ha giocato un ruolo molto importante nel processo di consolidamento accademico della disciplina e, più in generale, degli studi storico-politici nel contesto culturale italiano. Lo attesta una produzione scientifica che nel corso degli anni ha spaziato dall’Umanesimo politico al liberalismo, dall’utopismo d’epoca rinascimentale alla dottrina corporativa del fascismo, dal concetto di nazione all’idea di Europa, dal pensiero cattolico della Controriforma al sindacalismo rivoluzionario, da Machiavelli a Gioberti, dai teorici della Ragion di Stato ai dottrinari del Risorgimento, dai pensatori dell’antichità greco-romana ai giuspubblicisti della prima età moderna.

Ma Curcio ha svolto, accanto a quella accademica nel campo della storia delle idee politico-sociali, anche un’intensa attività pubblicistica. Ha appartenuto infatti ad una generazione che non ha mai disgiunto l’attività di ricerca condotta secondo criteri rigorosamente scientifici dalla necessità (quasi una forma di dovere civile) di misurarsi con l’attualità storico-politica con l’obiettivo di comprenderla e spiegarla. Nella sua vastissima bibliografia figurano perciò numerosi titoli – tra saggi e articoli su riviste e giornali – dedicati ai fenomeni politici oggetto della sua attenzione come analista e commentatore: la struttura politico-istituzionale del regime fascista (con particolare riferimento all’ordinamento corporativo), la ‘democrazia dei partiti’ dell’Italia repubblicana, il processo di nascita e consolidamento dell’Europa unita.

Per ricordare il pensiero e l’opera di questo originale studioso, la ‘Rivista di Politica’ ha organizzato, insieme al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia, un convegno il cui obiettivo è appunto quello di approfondire criticamente il ruolo tutt’altro che secondario che per circa un cinquantennio Curcio ha avuto nel panorama accademico-culturale italiano. Tale convegno rientra peraltro nell’ambito di un Progetto di ricerca, promosso dall’Istituto di Politica, finalizzato a ricostuire le correnti intellettuali, le scuole accademiche e le figure che hanno caratterizzato gli studi politici in Italia nel corso del Novecento.

Quello che segue è il programma completo dell’incontro, programmato per il 7-8 maggio presso la Sala Dessau dell’Università degli Studi di Perugia (Palazzo Murena, Rettorato, Piazza dell’Università 1).

 

Il pensiero politico e le sfide della storia.

Carlo Curcio tra impegno scientifico e militanza intellettuale

Perugia, 7-8 maggio 2019

Università degli Studi di Perugia

Palazzo Murena (Rettorato) – Sala Dessau

 

Martedì 7 maggio

Ore 15 – Saluto di benvenuto

Ambrogio Santambrogio, Direttore Dipartimento di Scienze Politiche

 

Ore 15.15 – Introduzione ai lavori

Alessandro Campi, Università di Perugia, direttore ‘Rivista di Politica’

Anna Maria Curcio, Università di Roma “La Sapienza”

 

Ore 15.30 – Relazioni

Presiede Fausto Proietti, Università di Perugia

 

  • Paolo Pastori (Università di Camerino), Carlo Curcio. Una rivoluzione, non conservatrice, verso la tradizione politica
  • Gennaro Maria Barbuto (Università di Napoli “Federico II”), Carlo Curcio e l’utopia rinascimentale
  • Paolo Bagnoli (Università di Siena), Curcio collaboratore della “Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto” di Giorgio Del Vecchio
  • Stefano De Luca, Curcio, il liberalismo e la ‘tradizione italiana’
  • Alessandro Campi (Università di Perugia), L’idea di nazione nell’interpretazione di Carlo Curcio
  • Federico Trocini (Università di Torino), ‘Cavalieri della latinità’. Il Risorgimento italiano e l’idea di nazione nel pensiero di Roberto Michels e Carlo Curcio
  • Leonardo Varasano (Università di Perugia), Curcio e l’Umbria: lo storico e il professore

 

Mercoledì 8 maggio

Ore 9.30 – Relazioni

Presiede Giovanni Belardelli, Università degli Studi di Perugia

 

  • Corrado Malandrino (Università del Piemonte Orientale), Curcio e l’idea di Europa
  • Carlo Mongardini (Università di Roma “La Sapienza”), Intuizioni e previsioni di Curcio sull’Europa
  • Michele Dantini (Università per Stranieri di Perugia), Storia politica, storia dell’arte, storia dell’architettura: i rapporti di Curcio con Edoardo Persico
  • Alessandra Petrone (Università di Salerno), Carlo Curcio e la nascita dell’idea di nazione
  • Davide Cadeddu (Università di Milano), Curcio e la storiografia delle dottrine politiche
  • Daniele Stasi (Università di Foggia), Il diritto naturale e l’idea volontaristica della nazione in Carlo Curcio e Federico Chabod
  • Francesco Ingravalle (Università del Piemonte Orientale), “Il politico è ben più che lo statuale”. Il confronto fra Carlo Curcio e Gaetano Mosca sull’oggetto della storia delle dottrine politiche
  • Rosanna Marsala (Università di Palermo), Carlo Curcio e Rodolfo De Mattei: vite parallele – vite convergenti

 

Mercoledì 8 maggio

Ore 15 – Relazioni

Presiede Cristina Baldassini, Università degli Studi di Perugia

 

  • Giuseppe Parlato (Università degli Studi internazionali di Roma), Corporativismo e sindacalismo nell’opera (e nell’impegno politico) di Carlo Curcio
  • Luca La Rovere (Università di Perugia), Carlo Curcio e la dottrina del fascismo: le voci del “Dizionario di Politica”
  • Sandro Ciurlia (Università del Salento), Il Machiavelli di Curcio
  • Laura Mitarotondo (Università di Bari “A. Moro”), Carlo Curcio e l’Umanesimo. Un’inedita interpretazione della modernità nella storia del pensiero politico
  • Claudio Finzi (Università di Perugia), Carlo Curcio e la Spagna
  • Federico Poggianti (Università di Perugia), Elementi di liberalismo nel pensiero politico di Carlo Curcio
  • Maria Corona Corrias (Università di Cagliari), Due maestri a confronto. Carlo Curcio e Paola Maria Arcari. Divergenze metodologiche e comune sentire

 

Comitato promotore: Cristina Baldassini, Giovanni Belardelli, Alessandro Campi, Fausto Proietti

Segreteria organizzativa: Federico Poggianti, Nicoletta Stradaioli, Leonardo Varasano

Clicca di seguito per stampare la locandina e il programma completo.

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